Campo di concentramento a Sachsenhausen

Ex guardia delle SS di Sachsenhausen incriminata

Un ex guardia del campo di concentramento di Sachsenhausen, oggi 98enne, è stato incriminato dalla Procura di Gießen. Si presume che abbia assistito all’uccisione di migliaia di prigionieri come membro delle guardie delle SS tra il luglio 1943 e il febbraio 1945. Nonostante l’età avanzata, l’imputato ha una capacità limitata di affrontare il processo, per cui si può presumere che l’accusa sarà ammessa dal tribunale regionale competente di Hanau.

Il campo di concentramento di Sachsenhausen

Il campo di concentramento di Sachsenhausen era un campo di concentramento nazista a nord di Berlino. Degli oltre 200.000 prigionieri deportati nel campo di concentramento di Sachsenhausen, solo circa 140.000 furono registrati. Il campo di concentramento di Sachsenhausen comprendeva circa 100 sottocampi dove i prigionieri svolgevano lavori forzati. Il campo di concentramento di Sachsenhausen era anche un campo di addestramento e modello nazista. Oggi, il Memoriale e Museo di Sachsenhausen si trova sul terreno del campo di concentramento.

Chi era internato a Sachsenhausen?

Durante il regime nazionalsocialista, soprattutto gli oppositori politici del regime nazista, gli ebrei, i sinti e i rom, gli omosessuali, gli “asociali” e i prigionieri di guerra furono deportati nel campo di concentramento di Sachsenhausen a Oranienburg, nel Brandeburgo. È noto che anche italiani, come gli Internati Militari Italiani (IMI), furono imprigionati a Sachsenhausen.

I processi attuali che riguardano l’era nazista

Il reato di omicidio doloso non si prescive in Germania. I crimini commessi dai nazisti hanno portato a questa decisione del legislatore tedesco. Nel 2011 la giurisprudenza tedesca porto con la condanna dell’imputato Demjanjuk una decisione fondamentale per i futuri processi: Una guardia di un campo di concentramento è colpevole di concorso in omicidio doloso. Non importa se la corte non riesce a provare che l’imputato abbia commesso in concreto un omicidio. Anche una semplice guardia era parte del sistema di sterminio, impedendo ai detenuti di fuggire dal campo. Lo scopo dei campi di concentramento era quello di uccidere i detenuti.

Chiunque voglia partecipare al procedimento attuale come parte lesa dinanzi al Tribunale di Hanau è invitato a contattarci tramite mail qui o chiamando qui. Per ulteriori informazioni sugli italiani internati nel campo di concentramento di Sachsenhausen consigliamo il documentario “I dimenticati di Sachsenhausen” su Raiplay, realizzato dal giornalista Francesco Bertolucci e dal regista Victor Musetti.